Raggiungere obiettivi migliori in materia di energie rinnovabili entro il 2030 è di vitale importanza per guidare l'Europa verso la transizione energetica. Il commissario europeo per l'azione per il clima, Miguel Arias Cañete, ha ritenuto positivo che l'Unione Europea si ponga obiettivi rinnovabili più ambiziosi di quelli attuali per il 2030, passando dall'attuale 27% al 35%, come richiesto dal Parlamento.
È fattibile questo aumento percentuale degli obiettivi rinnovabili?
L'Europa più veloce nella transizione energetica
Nella commissione sul cambiamento climatico del Congresso vengono discussi i diversi problemi che derivano dal cambiamento climatico nella nostra società e vengono proposte soluzioni per placarli. Una delle grandi e tanto necessarie soluzioni per il pianeta è guidare il nostro futuro energetico verso la decarbonizzazione.
L'Europa ha l'obiettivo di utilizzare il 27% di tutta la sua energia in energie rinnovabili entro il 2030. Tuttavia, l'Europa deve andare più veloce se vogliamo mitigare gli effetti del cambiamento climatico. Arias Cañete sostiene che è positivo aumentare questo obiettivo rinnovabile al 35%, poiché ridurrebbe le emissioni di gas serra del 47,5% (a differenza dei livelli di emissione del 1990), contro il 40% che si raggiungerebbe con il 27%.
È complesso realizzare negoziati che soddisfino questa ambizione, ma Cañete è personalmente coinvolto nell'obbligo di cercare il consenso tra Parlamento e Consiglio.
Più competitività
L'Europa non deve solo accelerare la transizione energetica a causa del cambiamento climatico, ma anche per non perdere competitività sui mercati. Nello specifico nel mondo dei veicoli elettrici. La Cina sta vincendo la battaglia con 400 modelli sul mercato rispetto ai soli 20 della Spagna.
È anche importante che le decisioni prese siano a livello europeo per bilanciare tutte le politiche di decarbonizzazione e impedire a ciascun paese di fare una cosa a livello nazionale.