Il combustibile fossile più utilizzato per generare energia elettrica è carbone. Amsterdam è passata alcuni anni fa dall'uso del carbone al gas naturale e ora vuole dimenticare questa energia non rinnovabile e scommettere sull'energia pulita.
Il Comune di Amsterdam ha lanciato un piano di ricostruzione energetica con l'obiettivo di garantire che la città essere esenti da emissioni di CO2. Sarà raggiunto entro il 2050 e per questo il consumo di gas naturale si ridurrà a poco a poco.
Per essere in grado di soddisfare l'accordo di Parigi Tentando di ridurre gli effetti del cambiamento climatico per evitare un aumento di due gradi della temperatura, Amsterdam intende apportare importanti cambiamenti all'approvvigionamento energetico delle sue case. Si prevede che per i prossimi quattro anni circa 100.000 famiglie Possono consumare elettricità da una rete elettrica alternativa alimentata con energia in eccesso dalle industrie e derivata dalla combustione dei rifiuti. Oggi questo tipo di approvvigionamento energetico alimenta circa 70.000 abitazioni servite da Nuon, una società di elettricità e gas che opera anche in Belgio e nel Regno Unito.
Uno dei motivi per cui è stata scelta questa iniziativa è dovuto a i problemi di approvvigionamento di gas naturale dal Mare del Nord. Per evitare di generare spese aggiuntive per i cittadini a causa di questo aumento dei costi di estrazione del gas naturale, il consiglio comunale ha chiesto aiuto allo Stato.
In questo momento sono le società elettriche e le società energetiche che controllano i contatori e le bollette delle case. Sono anche loro che fanno i grandi investimenti per poter mantenere le infrastrutture, ecco perché, per effettuare correttamente questo cambio energetico, bisogna farlo gradualmente in modo che tutti possano partecipare.